Il progetto

Il centro accoglie attualmente 280 utenti disabili provenienti dal territorio di rete Fiumicino e Ostia e dalle circoscrizioni limitrofe.

La rieducazione equestre ha dunque molteplici applicazioni, ma alla base l’obbiettivo principale è legato al concetto di qualità della vita, laddove un esperienza piacevole promuove e attiva risposte rivolte al risveglio di abilità latenti, alla facilitazione di relazioni autentiche e promuove la dignità della persona qualunque sia la sua disabilità o disagio.
La proposta rieducativa si fonda sulla piena convinzione che il cavallo nella sua condizione cinetica propone, sollecita e mette in atto delle risposte motorie, sensoriali, cognitive e comportamentali tali da stimolare risposte positivamente abilitative, in ogni soggetto a prescindere dalla sua disabilità.

Il progetto

Aree di applicazione della riabilitazione equestre

Area neuromotoria

Area psichica

Area neuromotoria

  • Patologie del sistema nervoso centrale
  • Forme distoniche
  • Forme spastiche
  • Forme atassiche lievi
  • Impaccio motorio

Area psichica

  • Psicosi infantili
  • Ritardo mentale
  • Disturbi del linguaggio e dell’apprendimento
  • Depressione
  • Patologie psichiatriche
  • Disagio sociale

Mission del centro

L’Associazione si prefigge di dar vita ad un nuovo centro di aggregazione sociale dedicato all’accoglienza di disabili e/o di soggetti aventi problematiche di adattamento sociale, nonché delle famiglie dei medesimi, attraverso tutte quelle possibili attività che gravitano attorno al mondo del cavallo.

 

Inoltre l’associazione promuove e attiva progetti di sensibilizzazione e formazione rivolti non solo agli operatori del settore, sottolineando l’importanza dell’equitazione e della relazione con gli animali, come attività inclusiva, educativa e terapeutica.

Aree di Intervento

Intervento neuromotorio

Tra le patologie legate alla disabilità motoria, la riabilitazione equestre rappresenta un valido supporto rispetto a problematiche connesse a patologie del sistema nervoso centrale, soprattutto paralisi celebrale infantile, forme distoniche, spastiche e atassiche lievi, sclerosi multipla, danni da traumi da incidenti e impaccio motorio.

Intervento psichico

Tra le patologie di natura psichica, i riscontri maggiormente qualificanti si evidenziano in soggetti con ritardo mentale, psicosi infantile, quali l’autismo, disturbi del linguaggio, dell’apprendimento e del comportamento, ovvero patologie psichiatriche quali la schizofrenia, ed infine anche in casi di depressione.

Intervento socio-culturale

Un terzo intervento proponibile tramite la riabilitazione equestre è quello sociale diretto a tutte le problematiche socio colturali dell’infanzia e dell’adolescenza.
L’attività con il cavallo diventa significata di un percorso educativo completo; dal prendersi cura dell’animale a saperlo preparare, alle acquisizioni equestri e alle regole che si seguono in maneggio, alla condivisione dell’animale, fino alla divisa di equitazione identificativa del gruppo sportivo di cui si fa parte.

Il progetto

Il maneggio e la qualità della vita

Il maneggio diviene luogo di integrazione, di incontro socializzante attorno al cavallo, una proposta che richiede a tutti i livelli una attività psicomotoria impegnata e collaborativa da parte di tutti i soggetti.
La rieducazione equestre ha dunque molteplici applicazioni, ma alla base l’obbiettivo principale è legato al concetto di qualità della vita, laddove un esperienza piacevole promuove e attiva risposte rivolte al risveglio di abilità latenti, alla facilitazione di relazioni autentiche e promuove la dignità della persona qualunque sia la sua disabilità o disagio.

La proposta rieducativa si fonda sulla piena convinzione che il cavallo nella sua condizione cinetica propone, sollecita e mette in atto delle risposte motorie, sensoriali, cognitive e comportamentali tali da stimolare risposte positivamente abilitative, in ogni soggetto a prescindere dalla sua disabilità.

Il maneggio e la qualità della vita
Equitazione per tutti

Gli obiettivi del progetto rieducativo

  1. Rieducazione delle problematiche relative alla disabilità, proponendo un’attività sportiva, ludico-ricreativa, in un ambente integrato ed integrante, favorendo lo sviluppo di relazioni positive sia dell’utente che della famiglia.
  2. Facilitare e sviluppare le compentenze funzionali di movimento, coordinazione, equilibrio e adattamento, attraverso reazioni neuromotorie globali, facendo leva sulle competenze già presenti.
  3. Favorire l’attività cognitiva, attenzione e concentrazione, l’attività comunicativa, relazionale e comportamentale attraverso regole e modalità di condotta che vengono generalmente seguite in ambiente equestre.
Gli obiettivi del progetto rieducativo
Il progetto

Interventi per fasce di età

  • Intervento da 4 a 10 anni

    La proposta educativa, filtrata attraverso un approccio ludico e ricreativo, ha come obiettivo, dal punto di vista neuromotorio, la stimolazione delle abilità residue e il consolidamento delle stesse, dal punto di vista sociale, la presa in carico dei primi problemi di integrazione e comunicazione. Il tutto facendo uso di un linguaggio semplice e di numerosi momenti di applicazione pratica ed esperenziale.

  • Intervento da 10 a 14 anni

    L’intervento psico-pedagogico mira a sostenere l’utente nelle problematiche sociali sia individuali, che del nucleo familiare. La socializzazione, l’interazione e l’integrazione nel gruppo dei coetanei è garantita dalla condivisione del cavallo, dall’accudimento dello stesso e da tutte le attività di maneggio, in un costante interscambio di gruppo.

  • Intervento per adulti

    Tenuto conto del fatto che un soggetto adulto si contraddistingue dalla conclamazione degli esiti della patologia, il percorso riabilitativo si prefigge di offrire un’esperienza che sia fonte di gratificazione personale e di miglioramento psicofisico, nonché in generale, della qualità della vita.